Dopo aver esteso la lista dei Paesi considerati ad alto rischio di contagio includendovi in particolare la Spagna e aver definito le donne incinte come categoria particolarmente vulnerabile, l’Ufficio federale della Sanità pubblica (UFSP) aggiunge ora un’importante raccomandazione alla popolazione concernente l’uso delle mascherine allo scopo di diminuire al massimo il rischio di trasmissione del virus: tra quelle consigliate figurano anche le protezioni di stoffa, mentre le mascherine mediche monouso sono invece sempre da prediligere per le persone che soffrono di malattie respiratorie. «In tutte le situazioni raccomandiamo di norma quanto segue: indossate la mascherina se non potete rispettare la distanza di 1,5 metri dagli altri e se non è presente una protezione fisica, come per esempio un pannello divisorio. L’uso della mascherina in pubblico serve in primo luogo a proteggere gli altri. Una persona infetta può essere contagiosa già due giorni prima della comparsa dei sintomi, senza saperlo. Se perciò tutti indossano la mascherina in uno spazio ristretto, ogni persona è protetta dalle altre. L’uso della mascherina non garantisce una protezione totale, ma permette comunque di rallentare la diffusione del nuovo coronavirus», si legge sul sito dell’UFSP. Oggi, lo ricordiamo, anche il Consiglio di Stato ticinese si potrebbe esprimere in merito.
– Nell’ambito di prestazioni a stretto contatto corporeo, come per esempio dal parrucchiere o in un centro estetico, un centro massaggi o uno studio di tatuaggi, sia i clienti che il personale devono indossare la mascherina se non possono rispettare la distanza di 1,5 metri dagli altri.
– In caso di visita dal medico o in ospedale, vi raccomandiamo la mascherina. Informatevi preventivamente sulle disposizioni della struttura.
– In tutti i settori, i datori di lavoro devono garantire che i loro lavoratori possano rispettare le raccomandazioni dell’UFSP concernenti l’igiene e il distanziamento sociale. A tale scopo devono prevedere e adottare apposite misure. Tra queste possono rientrare l’uso della mascherina, per esempio per il personale di bar o ristoranti.
– Se incrociate una persona, per esempio durante una passeggiata, facendo jogging, andando in bicicletta o facendo la spesa (fatte salve eventuali disposizioni cantonali), non dovete indossare la mascherina. Durante queste attività, il rischio di essere contagiati dal respiro di una persona infetta è minimo.
– In caso di eventi privati, come una festa in famiglia o di compleanno, dovete rispettare le regole di igiene e di comportamento, incluso il distanziamento sociale. Se ciò non fosse possibile e una persona presente risultasse successivamente positiva al test del nuovo coronavirus, l’organizzatore dell’evento deve trasmettere i vostri dati di contatto alle autorità cantonali, informando i partecipanti dell’uso dei loro dati per un eventuale tracciamento dei contatti.
– In un ristorante, un bar o un locale vigono le prescrizioni dei piani di protezione, che possono prescrivere anche l’uso della mascherina. Se il piano di protezione non prevede l’uso della mascherina o altri provvedimenti di protezione, entra in gioco il tracciamento dei contatti, nell’ambito del quale tutti i presenti saranno informati che recandosi nella struttura o partecipando all’evento sono esposti a un elevato rischio di infezione.
Sul mercato sono disponibili i seguenti tipi di mascherina:
Altre mascherine (mascherine autocucite o autoprodotte): queste mascherine non garantiscono una protezione affidabile e pertanto non le raccomandiamo.
Una sciarpa o un fazzoletto non proteggono sufficientemente da un contagio e permettono solo limitatamente la protezione da corpi estranei. Pertanto non possono sostituirsi alla mascherina.
Anche le visiere non sostituiscono la mascherina. Proteggono gli occhi da una possibile infezione causata da goccioline, ma non consentono di escludere un’infezione attraverso la bocca o il naso. Le visiere servono soltanto da ulteriore misura di protezione in aggiunta alla mascherina.
Osservate le seguenti indicazioni sull’uso della mascherina (vedi video):
Fonte: Corriere del Ticino